Per Matteo Giordano e Francesco Schiavone
C’è una canzone carica di malinconia, scritta per toccare le corde del cuore, capace di farlo vibrare e scivolare nel mondo dei ricordi, mi riferisco a: “La Leva calcistica della classe ’68”, cantata e scritta da Francesco De Gregori.
“[…] Nino non aver paura a sbagliare un calcio di rigore, non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore, un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia[…]”.
Dal coraggio: avuto da Matteo Giordano soffrendo e lottando, sempre sorridente, nonostante tutto.
Dall’altruismo di Francesco Schiavone, quando c’era da aiutare qualcuno in difficoltà.
Dalla fantasia di entrambi, quando parlavi con loro e i loro sogni riempivano un campo di calcio.
Un giocatore come un amico anzi due amici che fisicamente non sono più, qui con noi, ma che continuano a giocare nel ricordo dei nostri cuori.
Per loro, martedì 28 settembre alle ore 19.00, ad Antessano: Intitolazione dell’impianto sportivo, nei pressi delparco giochi “Gli angeli di Beslan” (anche per questa struttura domani è prevista l’inaugurazione).
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