8 Giornata per la Custodia del Creato

Salvaguardia del creato def.

Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno
8 Giornata per la Custodia del Creato
Campolongo/Castiglione del Genovesi – sabato 28 settembre 2013

1238912_405522486215962_1862868065_nOrganizzata dall’Ufficio per i problemi sociali e del lavoro, dalla Caritas diocesana con il contributo dell’Ufficio Missionario e del Comune di Castiglione del Genovesi si svolgerà sabato 28 settembre l’8 giornata diocesana per la custodia del creato dal tema “La famiglia educa alla custodia del creato”. A custodire il creato s’ impara in famiglia, non s o l o p e r c h é t r a l e m u r a d o m e s t i c h e si apprendono le buone pratiche, ma soprattutto perché in questo ambiente primario si può diventare donne e uomini in grado di coltivare relazioni solide e solidali con gli altri e con il mondo. È questo il senso del messaggio che la Chiesa italiana lancia celebrando l’ 8ª Giornata per la custodia del creato. Un discorso che si apre con l’ icona della famiglia di Nazareth, come modello di «scuola di custodia e di sapienza Al tema della salvaguardia del creato, inoltre, contribuiscono anche i gesti e le riflessioni di papa Francesco, che porta il nome del santo che nel 1979 Giovanni Paolo II proclamò patrono dei cultori dell’ ecologia. «Come vescovi che hanno a cuore la pastorale sociale e l’ ecumenismo, indichiamo tre prospettive da sviluppare nelle nostre comunità si legge nel messaggio della Cei : la cultura della custodia che si apprende in famiglia si fonda, infatti, sulla gratuità, sulla reciprocità, sulla riparazione del male». In questa opera, concludono i vescovi, va aggiunta anche «la custodia della sacralità della domenica ». È chiara la valenza morale di consapevolezza della responsabilità di un uso non distruttivo né egoistico della natura e della necessità di giungere ad una distribuzione più equa delle risorse del creato, quale emerge dagli ultimi decenni di magistero, che ha intensificato gli interventi a partire dal Messaggio del 1° gennaio 1990 Pace con Dio creatore, pace con tutto il creato, fino all’intero capitolo IV della Caritas in veritate. «L’ambiente naturale è stato donato da Dio a tutti, e il suo uso rappresenta per noi una responsabilità verso i poveri, le generazioni future e l’umanità intera » (CV 48). Come per ogni dimensione umana, è sempre in famiglia – “scuola” di vita – che si formano le coscienze e si impara la responsabilità anche nei confronti del creato. «Viviamo in un giardino affidato alle nostre mani»: ricordarlo ai propri figli nel quotidiano è un compito urgente affidato ai genitori, e la Chiesa intende accompagnarli nell’impresa con alcuni semplici suggerimenti che il Messaggio dei vescovi per l’8 giornata della custodia del creato declina in tre prospettive: la cultura della custodia si fonda sulla gratuità, sulla reciprocità e sulla riparazione del male. Gratuità è la prima prospettiva per innestare un legame di libertà con le persone e le cose e cambiare lo sguardo sulle cose. Reciprocità, perché in famiglia si impara il rispetto della diversità. Infine, la riparazione del male In un’epoca segnata da una forte tendenza individualistica, avvertiamo «la necessità di educare alla cittadinanza responsabile», alla ricerca del bene comune: l’hanno scritto i vescovi negli Orientamenti del decennio (Educare alla vita buona del Vangelo n. 54) e, che si tratti di un impegno da portare avanti “insieme”, viene ribadito anche nel Messaggio per il 1° settembre, come comunità umana, famiglia di famiglie, e con «la fantasia della carità» (compreso il compito urgente per salvaguardia della sacralità della domenica). La diocesi di Salerno vuole celebrare l’8 giornata per la custodia del creato con l’attenzione ad una grammatica da rispettare, io non creo ma scopro, scopro il già presente prima di me, il mio “custodire”, è un custodire affinché possa fiorire in bellezza e freschezza.

La giornata, che si terrà nella mattina di sabato 28 settembre dalle ore 9.15 alle ore 13 , si articolerà in due momenti tra loro distanti ma collegati:

1. una mostra fotografica ed un incontro/dibattito a Casa Betlemme in loc. Campolongo

2. una passeggiata naturalistica ed un momento di preghiera comune con i nostri fratelli ortodossi al Monte Tubenna di Castiglione del Genovesi.

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