Alcol, stop under 16, altre città come Milano

L’iniziativa del sindaco di Milano di vietare l’uso di alcol ai minori di 16 anni, riscuote successo. Se sabato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, lo aveva liquidato dicendo che il Campidoglio ha fatto di meglio, ieri il provvedimento Moratti ha ottenuto l’apprezzamento di Berlusconi ("é una idea eccellente, una ottima iniziativa, spero che venga ripresa da tutte le amministrazioni"), l’Udc annuncia un disegno di legge, e sta producendo una reazione a catena. Il comune di Pavia ci sta pensando e altri come Bergamo e Ravenna potrebbero seguire l’esempio.

Intervistata la Moratti ha chiarito lo spirito del suo provvedimento: "Non è punitivo. L’obiettivo è lanciare un messaggio ai giovani e alle famiglie. Ai primi vogliamo ricordare che l’alcol fa male, alle famiglie che le istituzioni non le lasciano sole nell’educazione dei figli". La nuova giunta di centrodestra di Pavia potrebbe presto seguire l’esempio di Milano. A confermarlo è il sindaco, Alessandro Cattaneo: "martedì prossimo, durante la riunione di giunta, decideremo se adottare l’ordinanza. In linea di principio sono favorevole al provvedimento. Bere alcol sotto i 16 anni non è educativo". Della sua idea è anche Rodolfo Faldini, assessore alle Politiche giovanili. "Condivido l’ordinanza della Moratti. A mio avviso, serve un’educazione sin dalle scuole elementari per sensibilizzare sui danni che l’alcol può creare con il passare degli anni". Anche il sindaco di centrodestra di Bergamo, Franco Tentorio guarda con attenzione all’ordinanza ma, almeno per il momento, non ha intenzione di seguirne l’esempio. "Effettueremo un censimento delle normative in vigore negli altri Comuni e dei loro effetti – ha detto Tentorio – per vedere se e come possano essere importabili anche nella nostra città. La questione, ha fatto sapere per parte sua l’assessore alla Sicurezza Cristian Invernizzi, sarà affrontata dalla giunta la prossima settimana. In attesa di vederne gli effetti a Milano nei prossimi 40 giorni, si propone di chiedere il parere sull’ordinanza al Prefetto, al Sert, al servizio Politiche Giovanili, ma soprattutto ai Presidi delle scuole. E’ quanto ha annunciato il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci (Pd) mentre il sindaco di Ancona, Fiorello Gramillano non si preclude alcuna strada: "credo più nella formazione che non nella repressione. Un’azione formativa e informativa per dissuadere i minori dall’abusare di alcol, già sarebbe un grosso deterrente. Comunque martedì, in giunta, affronteremo la questione."

La soluzione milanese a Brescia non sembra, invece, destinata per ora ad essere ripresa. Il vice sindaco Fabio Rolfi pensa, per ora, ad incontrare le associazioni di categoria, dai baristi ai gestori di locali, per "affrontare con loro la questione e approvare iniziative comuni". Tra queste sembra piacere quella di "steward che si occupino di mediare tra i ragazzi e i baristi nei luoghi della città maggiormente frequentati". Intanto il deputato dell’Udc Saverio Romano ha annunciato la presentazione di un disegno di legge che introduca il divieto di acquisto e consumo di alcolici per i ragazzi sotto i sedici anni.
(Fonte Ansa del 20 luglio 2009)

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