Così si elegge il Papa, dal 12 in attesa della fumata bianca

vaticano2-640x418Domani ci sarà l’ultima Congregazione generale, la decima, e martedì pomeriggio comincerà il Conclave. Lo ha ribadito ieri nel consueto briefing il portavoce vaticano padre Federico Lombardi, specificando che martedì mattina, a partire dalle 7, i porporati elettori prenderanno possesso delle proprie camere nella Casa Santa Marta.

La data di martedì 12 marzo – ha evidenziato padre Lombardi – ha trovato il consenso di quasi tutto il Collegio cardinalizio. «Il cardinale decano – ha detto – ha fatto fare subito la votazione a proposito del giorno di inizio del Conclave e, alla prima votazione, c’è stata una maggioranza assolutamente inequivoca per martedì 12 marzo, che è stata la prima proposta fatta. Vi dico che la maggioranza è stata di tipo dieci a uno, quindi non c’era nessuna discussione o nessuna divisione fra i cardinali sul fatto di voler andare oltre o avere molto più tempo». Essendo 145 i partecipanti alla votazione si può quindi evincere che i contrari saranno stati una quindicina circa.

Con questa decisione in pratica i cardinali hanno sfruttato la possibilità offerta dall’ultimo Motu proprio di Benedetto XVI di anticipare l’entrata in Conclave rispetto ai tradizionali 15 giorni dall’inizio della Sede vacante. Padre Lombardi ha quindi spiegato che martedì mattina, alle 10, ci sarà la Missa pro eligendo Pontifice, concelebrata da tutti i cardinali – non elettori compresi – e presieduta dal cardinale decano Angelo Sodano. Mentre nel pomeriggio, a partire dalle 16,30, ci sarà la solenne processione verso la Cappella Sistina dei porporati elettori, il loro giuramento, e quindi l’«extra omnes» proclamato dal maestro delle cerimonie pontificie. Dopodiché è prevista la ponderata meditazione del cardinale – non elettore – Prosper Grech, e quindi la possibilità di effettuare la prima votazione.

Dal giorno successivo saranno poi previste quattro votazioni al giorno: due la mattina e altrettante il pomeriggio. Rispondendo ai giornalisti, poi, il portavoce vaticano ha spiegato la dinamica «spirituale» delle votazioni in Conclave. Ricordando che «in un tempo relativamente rapido, quando ci sono tante votazioni, una dopo l’altra, ognuno capisce quali siano i candidati più in grado di ricevere consenso e quindi converge sul candidato che appare in grado di ricevere più consenso, in modo tale da orientare la scelta in quella direzione». «Queste cose – ha aggiunto – possono avvenire piuttosto rapidamente nel corso di successive votazioni. Credo che sia un processo che si può svolgere nel corso di alcuni giorni, senza particolari difficoltà».

Fino a quando cioè il nuovo Papa verrà eletto con almeno 77 voti, pari ai 2/3 dei 115 elettori che entreranno in Conclave. Sempre al briefing padre Lombardi ha comunicato che nelle Congregazioni di venerdì pomeriggio e ieri mattina hanno preso la parola 32 cardinali, per un totale, finora, di 133 interventi di oltre un centinaio di cardinali (alcuni di loro hanno parlato infatti più volte). Vari gli argomenti trattati, tra questi, ha riferito il portavoce vaticano, «le attese nei confronti del nuovo Papa, l’attività della Santa Sede, dei dicasteri e il lavoro della Curia e il suo miglioramento; e poi un’informazione su grandi aeree della Chiesa, sulla situazione della Chiesa in grandi aree del mondo». Sempre ieri sono state sorteggiate le camere della Casa Santa Marta nelle quali i cardinali elettori alloggeranno durante il Conclave.

Mentre è previsto per domani pomeriggio nella Cappella Paolina del Palazzo Apostolico il giuramento di riservatezza del personale ausiliario – officiali e addetti – che parteciperà alla clausura del Conclave. Fra di loro il segretario del Collegio cardinalizio (l’arcivescovo Lorenzo Baldisseri), il maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie (monsignor Guido Marini) con i cerimonieri, ma anche il personale addetto alla mensa e alle pulizie. Padre Lombardi infine ha spiegato che sono stati effettivamente annullati – “biffandoli”, rigandoli cioè in forma di croce – l’anello del pescatore, i due timbri a secco e la matrice per i sigilli di piombo dei documenti papali. Ieri mattina è stato finalmente installato il comignolo esterno sul tetto della Cappella Sistina. Da martedì sera saranno puntati lì gli occhi dell’orbe cattolico e non, in attesa della fumata bianca che annuncerà l’avvenuta elezione del nuovo Papa.

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