Famiglie e no: 1 italiano su 5 è single o convivente

Cambia la geografia sociale dell’Italia. In un nuovo rapporto divulgato oggi, l’Istat  documenta che le “nuove forme familiari” – così vengono chiamate – coinvolgono 12 milioni di persone, il 20 per cento della popolazione: sono i single, i genitori singoli, le coppie non coniugate e le famiglie ricostituite coniugate. Il dato è del 2009 ed è quasi raddoppiato rispetto al 1998.

I single non vedovi sono soprattutto uomini (55,3%), mentre i monogenitori sono in gran parte donne (86,1%). Queste tipologie, secondo l’Istat, sono cresciute per l’aumento di separazioni e divorzi. Le convivenze nel 2009 erano 897 mila e rappresentavano il 5,9% delle coppie. Diminuisce la quota di chi era deciso a sposarsi fin dall’inizio dell’unione e cresce la percentuale di “possibilisti” (34%). Le convivenze prematrimoniali sono in crescita: hanno raggiunto il 7,9%.

Altri dati riguardano i luoghi di residenza: nel 2009 sono 2 milioni 890 mila le persone che vivono con regolarità in un luogo diverso dalla loro dimora abituale per alcuni giorni dell’anno per motivi vari (lavoro, studio, stare con i familiari o altri motivi). Rappresentano il 4,8% della popolazione: il fenomeno è più sviluppato tra i maschi (5,2%), tra i giovani di 20-29 anni (12,9%) e nelle Isole (6,3%). La durata media del soggiorno altrove è di 155,5 giorni all’anno. 

I motivi di questa scelta vedono al primo posto il lavoro (30%). Seguono gli spostamenti per studio (20,3%), per stare con il coniuge/partner (12,2%) e per stare con i genitori (10,9%).

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