For You – Il primo ad amare

La tragedia più grande per un uomo è quella di non amare! Ce lo ricorda don Nello, attraverso le parole di un grande filosofo, Albert Camus. Al solito esistono le due facce della medaglia, per le quali, l’interrogativo è bruciante: sono gli altri che non ci amano o siamo noi che non ci facciamo amare?

Buona lettura e buone riflessioni… e non dimenticate di farci sapere la vostra opinione!

da La città di Salerno del 3 ottobre 2010

Nelle varie conversazioni, specialmente in questo scorcio di tempo, si sente spesso una lamentela, che è diventata una sorta di ritornello “nessuno mi ama; io sono proprio sfortunato”. A tal riguardo mi piace riportare la frase di un filosofo e letterato del secolo scorso, Albert Camus, il quale, pur essendo ateo, aveva una sorta di spiritualità che incuriosisce e affascina: “Non essere amato è una sfortuna; non saper amare è una tragedia”. Una verità folgorante perché spesso ci poniamo in modo drammatico il perché non siamo amati, ma non il perché non riusciamo ad amare. È facilmente rilevabile in questa affermazione una sorta di individualismo, che è misura di tutte le cose.

Il non essere amato è una sfortuna il non amare è una tragedia, perché in questa seconda ipotesi ognuno sceglie di chiudere la porta del proprio animo, di non provare la gioia di una carezza, insomma di evitare al cuore ogni fremito. Quando ciò accade diventiamo aridi e, spesso, inconsapevolmente ci nascondiamo dietro agli alibi, i classici famosi, assillanti e improrogabili impegni. Quando l’esistenza diventa espressione solo di asfissianti impegni da svolgere non si percepisce nessuna emozione, quando non si esperisce la gioia del donarsi bisogna seriamente preoccuparsi perché significa aver rinunciato a vivere.

È sempre meglio amare, nonostante i rischi, che non aver mai amato.

Nello Senatore
nellosenatore@starnet.it

Nel prossimo appuntamento:

Le recenti maldestre esternazioni del nostro capo del governo (ad essere buoni, perché pur sempre di bestemmia si tratta…) hanno portato nuovamente don Nello a riflettere sulla stupidità, sulla povertà d’animo delle persone, sulla mancanza di intelligenza che a volte si dimostra. Ma, attenzione, scarsa intelligenza non significa mancanza di cultura…

 Ricordiamo ai nostri lettori l’appuntamento con le riflessioni di don Nello Senatore ogni DOMENICA MATTINA, sul quotidiano salernitano LA CITTÀ DI SALERNO, e ogni GIOVEDÍ, alle ore 13.00, nella trasmissione televisiva TELECOLORE ore 12.00, condotta da Peppe Leone, sull’emittente TELECOLORE SALERNO, che trasmette sul digitale terrestre, sulla piattaforma SKY (canale 849) e in streaming web live.

 

 

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