For You – La speranza non deve morire

Cosa possiamo fare noi credenti in questo spaccato storico dove la crisi imperversa? Don Nello invita a guardarci dentro, ad osservare il mondo e a… sperare. Solo in questo modo riusciremo a scoprire la bellezza che è in ognuno di noi, dono meraviglioso di Dio.

Buona lettura e buone riflessioni… e non dimenticate di farci sapere la vostra opinione, scrivendola nei commenti!

da La città di Salerno del 25 marzo 2012

Da qualche giorno è primavera. Un sollievo. La primavera mi ricorda il risveglio della natura e anche la passione dell’uomo per la verità e la libertà. Chi non ricorda la “primavera di Praga” o la “primavera araba”, entrambe sono l’espressione del risveglio di popoli che hanno deciso di lottare per la libertà, per la democrazia. Il giorno della primavera dell’uomo è la Pasqua, che redento dalla morte e dalla risurrezione di Gesù gusta la libertà dal peccato e dalla morte. Osservare un ramo fiorito diventa una boccata di speranza. Assaporare il caldo tiepido che la primavera offre significa entrare in una dimensione diversa. Insomma, nonostante l’assedio della crisi, i continui colpi di una realtà opprimente vedere fiorire un ramo, che fino a qualche giorno addietro sembrava secco, morto, significa affermare che la speranza può nascere anche nel deserto. Il ramo di pesco con il suo straordinario colore è la certezza che la primavera è più grande di me, di te, di noi. Non è legata alla crisi, all’oppressione, alla disperazione. Questo non è poco! Una verità esce, dunque, prepotente: la vita non dipende da ciascuno di noi, è un dono meraviglioso di Dio. Non è la realtà che determina la speranza. Essa è dentro di me. Io sono chiamato a scoprirla, a farla venire fuori. Questa verità ci permette di ricordare la bellezza che abbiamo dentro non dipende dal mondo tetro che abbiamo intorno, essa è qualcosa di più grande. La primavera ce lo insegna.

Nello Senatore
nellosenatore@starnet.it

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