La storia, la tradizione…il presepe della regina Margherita

Quattro ombre
nascoste da foglie
una preghiera che sale
da una edicola votiva
la regina che diventa
realtà nella nostra storia
e illumina un paesaggio
ricco di tradizione… (Sal.Vi. 2010)

[…] Già dal 1410 gli uomini e le donne delle nostre terre amavano caratterizzare l’evento del Natale con gesti semplici, dando vita ad un presepe vivente, dove tutto il popolo vi prendeva parte. Tra storia e leggenda, all’epoca, ritroviamo la nostra Regina, in una sera fredda di Natale, sotto la folta chioma di un pino, per proteggersi dal freddo mentre recita alcune preghiere ai piedi dell’antica edicola votiva dedicata alla Madonna. Un vocio lontano, tre figure a cavallo che rincorrono nuvole di fumo (i re magi, impersonati da alcuni popolani) si avvicinano. Tutto questo carpisce la curiosità di Margherita di Durazzo, che ordina ai suoi vassalli di condurla a vedere cosa succede. Così tra lo stupore del popolo ella entra a far parte del presepe vivente, anzi è invitata ad aprire il corteo. È la partecipazione attiva al territorio, che farà della regina la nostra regina per sempre. Proprio come nel 1410, anche oggi la nostra regina porgerà ai bambini presenti un piccolo dono, un gesto d’amore, la testimonianza vivente di un ricordo che si tramanda: il regalo della “regina”. Il recupero delle regali tradizioni è da tempo un punto fermo della parrocchia di san Pietro Apostolo e dell’Associazione ALVAA, che intendono valorizzare storia, tradizione e leggenda, di un territorio ricco di valori antichi e sempre nuovi […]

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