Nudi dinanzi al popolo

La nota del Direttore

Nudi, metaforicamente, si sono proposti. Gli amici “nudi” hanno vinto le elezioni amministrative a Baronissi e loro sono chiamati a governare. Hanno scelto di essere nudi, nel senso che si sono spogliati di ogni ideologia, si sono denudati di ogni posizione culturale per il bene di Baronissi. Una scelta, che io non condivido perché provengo dalla vecchia guardia, ove sono le idee che plasmano la realtà e la indirizzano, però la loro è una scelta. Una scelta che potrebbe, ad onor del vero, produrre confusione, anzi potrebbe generare una “globalizzazione” culturale, ove le differenze si perdono nel nulla. Questo non rende un buon servizio alle nuove generazioni. Però questa scelta di essere nudi è stata vincente, senza alcun dubbio. Hanno rinunciato al marxismo e al liberismo, ai valori del proletariato e all’intolleranza, alla globalizzazione e all’identità nazionale, all’amore libero e alla famiglia canonica, alla eutanasia e alla difesa della vita per far trionfare lo sviluppo di Baronissi, per far emergere le straordinarie capacità di questa cittadina.

Sono stati disponibili ad accantonare partiti, background culturale, scelte politiche, preferenze sociali, insomma tutto è stato sacrificato sull’altare dell’unità per amore di Baronissi.

Scelta eroica o scellerata?

Una missione impossibile o una nuova strada per la politica?

Guardo questo drappello di persone con grande ammirazione perché è stata una scelta complessa e sofferta. In un giro di pochi giorni hanno dovuto cambiare rotta, infatti da oppositori sono divenuti alleati, da contestatori sostenitori, insomma ognuno si è denudato per lo sviluppo di Baronissi. Io non ci sarei riuscito, sono un metafisico, legato a valori e principi e poi sono convinto che il “materialismo storico”, ove la storia, i suoi bisogni guidano l’uomo, non potrò mai condividerlo. Appartengo ad un’altra generazione. Forse, fuori moda. Io non riesco proprio a stare nudo. Per me esiste una galassia di valori e di principi che non può essere barattata.

Comunque, con grande attenzione guarderemo il lavoro della “multicolore” amministrazione e della minoranza, che mi piace definire opposizione costruttiva, oggi. Domani? Non si sa. La politica riserva sempre inaspettate sorprese! Anche sul fronte dei vincitori, chi sa che cosa accadrà? La storia di Baronissi, quella recente, in cui i vincitori uscirono fuori e i vinti governarono, insegna tristemente.

Comunque rimane un impegno di fronte al quale la gente non può transigere: lavorare per Baronissi, seriamente. Inizia una nuova stagione, speriamo una nuova  primavera.

Al di là delle libere scelte di ognuno, rimane un impegno: far risplendere Baronissi. La gente aspetta. I giovani lo vogliono. Non tradiamoli. Auguri.

Nello Senatore 

Direttore Responsabile "INCONTRO"

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