Suor Valsa John, uccisa per difendere gli ultimi

Suor Valsa John, 53 anni, religiosa cattolica dell’odine della Carità di Gesù e Maria, è stata uccisa a colpi di pistola da un gruppo di persone armate davanti alla sua casa nella regione di Dumka, in India, dove lavorava da oltre vent’anni. Secondo quanto riferisce il sito di Asianews, la suora, morta nella notte dello scorso 15 novembre, in passato aveva ricevuto numerose minacce da esponenti della mafia locale per questioni legate a insediamenti vicini alle miniere di carbone.

Stamattina si sono svolti i funerali nella cattedrale di Dumka (Stato di Jharkhand). “La sua morte violenta è stata un tremendo shock e una grande perdita per la Chiesa. Cerchiamo giustizia: ma mentre piangiamo questo lutto, la nostra missione per i poveri, i deboli e i senza voce andrà avanti, rafforzata e rinnovata dal sangue di suor Valsa, che adesso intercede per i diritti umani, la giustizia, la dignità e la speranza di queste persone”, ha detto Mons. Julius Marandi, vescovo di Dumka.

Suor Valsa aveva creato un’organizzazione di tribali per fermare l’esproprio di terreni tentato dalle potenti lobby del carbone, aiutandoli anche a ottenere compensi sicuri dalle compagnie. Sei anni fa, una di queste lobby ha cercato di acquisire nove villaggi e suor Valsa ha mobilitato i la popolazione locale per opporsi. I “baroni” del carbone hanno presentato decine di denunce contro di lei e i suoi sostenitori, molti dei quali sono finiti in prigione.

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