Vangelo della domenica di Pasqua… riflessioni per la famiglia

Il Signore è risorto… è veramente Risorto… alleluia

Liturgia del giorno

990593303Nella risurrezione di Cristo noi constatiamo una assenza presenza che sfida la nostra intelligenza di per sé abituata a misurarsi con la morte. Il mondo, da sempre fino a ora, segnato dalla morte, è ormai diventato una tomba vuota a causa della resurrezione.

La Resurrezione non è sinonimo di rianimazione, un morto che ritorna in vita con le stesse condizioni che aveva prima che il cuore si fermasse. La resurrezione non è una ripartenza, non c’è nessun massaggio cardiaco o defibrillatore che che la favorisca, è più tosto un qualcosa di indefinito che cambia in maniera radicale le condizioni che hanno preceduto la morte.

Con la resurrezione ha luogo una nuova creazione della corporeità. Nè riusciamo a capire come sia possibile che un corpo mortale, infatti Gesù è morto in croce, nel buio di una tomba diventi corpo immortale, trasfigurato, ma resti sempre il Cristo in carne e ossa. Per questo la resurrezione di Gesù Cristo esige, la fede perché ormai ha assunto un “altro aspetto” che solo i suoi possono riconoscerlo nei suoi segni divini. È semplicemente “sotto altro aspetto” che Maria Maddalena lo vede come giardiniere, i discepoli di Emmaus lo scambiano per un viandante disinformato, ma poi, quando sono seduti a tavola, lo riconoscono per mezzo dei suoi segni ed egli immediatamente scompare, presente ormai nell’eucaristia e negli altri suoi sacramenti della chiesa.

 Contro questa morte Gesù di Nazaret ha lottato strenuamente e ha riportato la vittoria, non solo sulla sua, ma anche sulla morte di noi che crediamo e di tutta l’umanità.

La sua resurrezione va dunque anche interpretata come il sigillo posto dal Padre alla lotta del Figlio il quale, dando la sua vita per gli altri, noi peccatori, ha mostrato che esiste una ragione per vivere e che questa ragione è l’amore disinteressato, che non chiede niente in cambio. Per questo il Padre lo ha resuscitato, lo ha reso vivente per sempre, lo ha posto alla sua destra “finché io ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi” e ha reso vuota la tomba ove l’avevano sepolto. Da questa tomba vuota fuoriesce l’annuncio pasquale: “Cristo è risorto e vi precede”. A noi non resta che seguirlo come in processione. Se lo abbiamo seguito sulla croce, in obbedienza al padre, sarà ora più facile seguirlo nella resurrezione.

Non resta che augurare a tutti, piccoli e grandi: buona resurrezione, buona Pasqua!

Revisione di vita

– Abbiamo sperimentato in famiglia il senso della risurrezione dopo una discussione animata?

– Come coppia il nostro amore, manifesta la gioia della vita o lo smarrimento della tomba vuota?

– È per noi la Pasqua la festa delle feste? come lo annunciamo?

 

 

 

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