Web Liturgia: esporre il SS.mo Sacramento per l’adorazione; “tabernacolum”; “conopeo”; “tenda”…

Don Antonio Sorrentino  risponde oggi ai quesiti di Claudia F. e Giovanni.

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Ermanno chiede: Salve, volevo sapere se il ministro straordinario può esporre il Santissimo per l’Adorazione Eucaristica o se può farlo solo nel caso in cui il sacerdote non sia presente.

Don Sorrentino risponde:Il ministro straordinario della Comunione può esporre il SS.mo Sacramento per l’adorazione. Ma, essendo “straordinario”, può farlo solo se non è presente un ministro ordinario, quali sono il prete, il diacono o l’accolito.

Flavio F. chiede: Carissimo don Antonio, accanto al tabernacolo è preferibile che ci sia una lampada con cera liquida o un cero naturale? Se si dovessero usare i ceri naturali, è bene non mettere quelli preparati con l’involucro rosso per evitare di far pensare ai lumi che si trovano nel cimitero? Infine qual é il significato etimologico della parola tabernacolo?

Don Sorrentino risponde: La parola “tabernacolum” (latino) o la corrispondente greca “conopeo” significa “tenda”, a ricordare che Dio nell’Antico Testamento volle una tenda per Sé,  al centro dell’accampamento del suo popolo, segno della sua presenza e protezione. Con l’incarnazione, il Figlio di Dio ha posto al sua dimora in mezzo a noi, rimanendo vivo e vero presente nell’Eucaristia. Perciò è buona cosa conservare la tradizione della tendina davanti al tabernacolo. Come segno di onore, di distinzione e di adorazione è obbligatorio tenere sempre dei fiori freschi e una lampada a olio o anche di cera liquida o solida (e non semplicemente una lampada elettrica). L’Eucharisticum mysterium  del 1967 prescriveva: “La presenza della SS.ma Eucaristia nel tabernacolo sia indicata ai fedeli dal conopeo… e arda perennemente una lampada come segno dell’onore reso al Signore” (n. 57; EV (/2, n. 1357). La normativa più recente non parla più di conopeo. Ma, se la struttura della custodia eucaristica lo consente, il conopeo può essere un bel segno della presenza permanente del “Dio con noi”. L’involucro rosso potrebbe utilmente distinguere il cero-lampada del SS.mo da altri votivi.

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