Web Liturgia: leggio di legno? Oro? Un cuscino? Tutto ma non di plexiglass; il diacono si segna col segno della croce…

Don Antonio Sorrentino  risponde oggi ai quesiti di Salvatore e Vincenzo.  Appuntamento a lunedì 18 giugno per le altre risposte… buon fine settimana a tutti voi.

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Salvatore chiede: Carissimo don Antonio, le chiedo: il leggìo da altare che sostiene il Messale è preferibile che sia di legno anziché d’oro o di qualche altro materiale pregiato, al fine di sottolineare il valore della semplicità? Inoltre sull’altare per il Messale è preferibile l’uso di un leggìo oppure di un cuscino ? Infine: quando si incensa l’altare alla Presentazione dei doni il Messale deve o non deve stare sull’altare? Leggendo l’OGMR dal n. 139 al n. 144 mi sembra di capire di sì. Ma alcuni sacerdoti impegnati nella liturgia insegnano che è preferibile preparare il Messale sull’altare mentre il ministro si lava le mani, in modo tale da far risaltare soltanto ciò che viene incensato, cioè l’altare, il pane e il vino. Può chiarirmi questo dubbio?

Don Sorrentino risponde: “Il Messale sia disposto sulla mensa solo dal momento della presentazione dei doni fino alla purificazione dei vasi” (OGMR, nn. 139 e 306); cfr Cer. Ep., n. 145). Evidentemente serve per leggervi le preghiere della Messa, anche “Benedetto sei tu, Signore…”. Se il celebrante le sa e le dice a memoria ed è prevista l’incensazione, il Messale può anche esservi portato dopo l’incensazione. Per agevolare la lettura, il Messale può essere deposto su un leggìo (di metallo o di legno) e non di plexiglass, per favore! Ma sembra più conveniente e dignitoso deporre il libro su un cuscino, come facevano gli antichi, i quali “fremerebbero al vedere oggi il Messale su un semplice e duro leggìo, essi che nella morbidezza del cuscino vedevano un simbolo della tenerezza del cuore nel quale devono affondare le parole del Signore” (P. Bay).

Vincenzo chiede: Rev.mo don Antonio, le chiedo gentilmente di fare chiarezza rispondendo ad un mio quesito: il diacono quando riceve la benedizione prima di proclamare il vangelo, risponde solo amen come da principi e norme del messale romano, o è tenuto a segnarsi anche con il segno della croce, sempre ricevendo la suddetta benedizione? A me sembra, mi corregga se sbaglio, che solo se presiede un vescovo il diacono si segna col segno della croce, ricevendo la benedizione. In attesa di una sua risposta, la saluto e ringrazio anticipatamente.

Don Sorrentino risponde: Il diacono che deve proclamare il Vangelo, nel ricevere la benedizione dal Presidente (prete o vescovo) risponde Amen e si segna (OGMR, n. 175).

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