I nove modi di pregare di san Domenico.

Nono e ultimo.

imgp6689-800x536Tutte le sere chiesa san Domenico in Acquamela di Baronissi

ore 18.30 SS Rosario meditato

ore 19.00 Celebrazione Eucaristica con meditazione sulla vito e le opere del Santo Domenicano

Domenico usava questo modo di pregare quando peregrinava a un paese all’altro, ma soprattutto quando giungeva in una regione disabitata. Qui meditava in modo particolarmente intenso e si dedicava totalmente alla contemplazione. A volte diceva al suo compagno di viaggio: in Osea sta scritto: «La condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore» [Os 2,16]. Per questo si allontanava spesso dal suo compagno. A volte lo anticipava, ma preferiva seguirlo a una certa distanza. E quando camminava da solo pregava e un fuoco interiore si accendeva durante la sua meditazione [cf Sal 39,4]

Mentre camminava assorto nella preghiera, muoveva a volte le mani come se volesse scacciare via faville e soprattutto mosche davanti al viso. E inoltre faceva il segno della croce come per proteggersi da qualcosa.

Secondo i fratelli al Santo fu concessa, attraverso questo mo­di pregare, una visione più completa della parola di Dio. E così gli furono donati forza e coraggio per predicare in modo convincente, e un rapporto familiare con la profondità dello Spirito Santo, che gli permise di scoprire segreti nascosti.

Tratto da PETER DYCKHOFF, Pregare con il corpo – Alla scuola di san Domenico, ed. ANCORA

Add a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *