Moretti: «Cristo, messaggio attuale»
|Don Nello Senatore dalle pagine di “Avvenire” di oggi domenica, ci racconta della conferenza stampa di monsignor Moretti ai giornalisti di sabato 25 settembre 2010.
Il nuovo arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno ai giornalisti: «La comunicazione è un compito prezioso a servizio della dignità di ogni singola persona»
DA SALERNO NELLO SENATORE
«Io mi sento testimone del Risorto e so che per il bene dell’umanità Gesù non è ‘scaduto’ per cui bisogna ricercare le modalità affinché sempre più gente Lo riconosca e Lo accolga ». Così l’arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, monsignor Luigi Moretti, ha iniziato il suo intervento all’incontro con i giornalisti, organizzato dall’Ufficio diocesano delle comunicazioni sociali, svoltosi nel Salone del Consiglio del palazzo arcivescovile a Salerno.
«Vi ringrazio per quanto avete scritto su di me, sono rimasto colpito da tanto benevolenza, perché non mi conoscevate e non sapevate che cosa avrei potuto offrirvi – ha detto il presule –. Io sono stato sempre fra la gente e continuerò a farlo, l’ho fatto quando ero prete e vescovo a Roma e continuerò anche a farlo in questa Chiesa». L’incontro è stato voluto dall’arcivescovo Moretti all’inizio del suo ministero episcopale nella diocesi salernitana per sottolineare l’importanza della comunicazione nella Chiesa e l’attenzione che essa dedica da sempre agli operatori della comunicazione.
«Entro in una Chiesa che ha una grande storia – ha detto Moretti –, ma sono qui non per guardarmi indietro bensì per andare avanti. Si deve lavorare per creare solidarietà fra le famiglie, con l’impegno a testimoniare Cristo nel costruire una comunità fraterna, questo è l’impegno che condivido con i sacerdoti. Non parlerò delle persone, parlerò con le persone».
All’incontro erano presenti direttoti e giornalisti di testate, televisioni, radio e siti internet del territorio locale. «Insieme ci faremo carico delle esigenze di tutti – ha detto loto il presule –; vorrei dare un particolare spazio agli organismi di partecipazione per dare vita a un grande laboratorio a servizio di tutta la comunità. È necessario che lavoriamo perché la dignità degli ultimi venga sempre garantita. Il lavoro deve essere curato in uno stile di grande ‘corresponsabilità’, quella corresponsabilità che è di tutti in quanto battezzati. Come Chiesa siamo chiamati a impegnarci a essere luce, lievito, sale. Questo mandato ci chiede anche di prestare grande attenzione alla trasparenza in tutti i settori». Infine, l’arcivescovo ha riservato un ultimo passaggio ai giovani: «Sono un prete ‘stracontento’ da trentasei anni e sogno di riappassionare i giovani alla vita – ha detto – perché o noi diamo speranza ai ragazzi oppure abbiamo fallito».
Nelle foto alcuni momenti della conferenza stampa.