Padre Ernesto Della Corte: "l'Amore Misericordioso in san Paolo"

Mercoledì 21 gennaio, il gruppo famiglia interparrocchiale (Coperchia-Aiello-Acquamela)  ha seguito la "Lectio delle Lettere Paoline" tenuta da padre Ernesto Della Corte (nella foto) presso la chiesa di Sant’Antonio in Mercato San Severino (SA). 
Tema della serata,  è stato: "L’Amore Misericordioso di Cristo ci spinge…" prendendo spunti di riflessione dalle lettere paoline ed in particolar modo da Rm 8, 31-35.
La Fede e l’amore non possono essere descritte, raccontate, bisogna farne esperienza, un’esperienza progressiva, ("dinamismo progressivo") che presume la gioia  del saper attendere.  Siamo così invitati ad aprirci all‘Amore Misericordioso di Dio,  imitando suor Faustina Kowalska, e prendendo spunto dal suo prezioso diario. "Solo un amore riconoscente ci aiuta ad aprirci e ad accogliere così la vera purificazione".  Perchè Dio vuole purificarci?  Quale scopo vuole perseguire?  "Non c’è altra ragione che l’amore: è tanto forte il bene che ci vuole  ed è tanto colmo di Misericordia che Dio desidera sempre offrirci la purificazione della coscienza".
Quindi possiamo dire che la grazia della purificazione è una manifestazione generosa e delicata dell’amore del Signore, che suscita una gratitudine profonda.  "Mentre noi eravamo ancora peccatori, Cristo morì per gli empi nel tempo stabilito" (Rm 5,6).
Sempre dalla lettera ai Romani padre Ernesto Della Corte cita: "Dio non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha consegnato per tutti noi…" (Rm 8,32) " Vorrei farvi notare che spesso nel testo italiano si parla di -ha dato- , ma qui Paolo usa proprio il verbo della consegna.  La vita di Cristo è per tutti noi: che dono, che grazia!".
"Ecco cosa l’apostolo Paolo vuole insegnarci: accogliere con premura una grazia così splendida.  Non si tratta soltanto del sacramento della penitenza, come spesso è chiamato, né della riconciliazione: termini ricchi ma non completi.  Dovremmo invece parlare del sacramento dell’amore misericordioso, sacramento di amore e di amore sotto l’aspetto particolare della misericordia […] l’amore riconoscente è l’autentico vivere da figli, mentre quando ci chiudiamo in noi stessi, rifiutando di riconoscere l’amore del Padre, allora siamo abbandonati ai desideri malvagi del nostro cuore e  Paolo fa una raffigurazione davvero inesorabile dei mali […]  l’unico rimedio per uscire da questo inevitabile baratro è ricevere l’amore gratuito di Dio.  Ricevuta questa grazia, diventa possibile vivere nell’amore in modo generoso, perchè l’amore di Cristo dolcemente ci spinge verso la luce definitiva".
 

 

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