Roghi, l'appello dei parroci «Denunciare il male»

I parroci della diocesi di Aversa (Caserta) si stringono attorno a don Maurizio Patriciello che da mesi denuncia lo scempio dei roghi a cielo aperto nella sua terra. Ed esortano i propri fedeli “a denunciare il male e chi lo compie. Siamo di esempio nel comportarci bene”. 
Tutte le parrocchie della forania di Caivano (Cardito, Crispano e Caivano),  si sono unite nella comune mobilitazione e oggi hanno inviato una lettera ai propri fedeli. “Le nostre amate campagne da tempo sono diventate una pattumiera a cielo aperto di rifiuti industriali altamente tossici e nocivi per la salute”, scrivono i parroci nel testo della lettera. Evocano “le altissime colonne di fumo nero e puzzolente” che avvelenano l’aria e le persone. E sottolineano con forza come “a nessuno è concesso di deturpare la nostra terra e rattristare i cuori”.
“Siamo indignati per quanto accade sotto gli occhi di tutti. Non bisogna, però, cedere allo scoraggiamento. Non siamo soli in in questa battaglia, il nostro vescovo, Angelo Spinillo, ci sostiene”.

“Ora faremo tutto insieme – spiega don Maurizio,  molto soddisfatto –. Gli altri parroci non mi hanno lasciato solo.  Non voglio personalismi, non è una questione di padre Maurizio ma di tutta la Chiesa.  Io sono solo un prete, non prete anticamorra o antiroghi. E così gli altri parroci”. La lettera è stata sottoposta all’attenzione del vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo, vicepresidente della Cei, che nei giorni scorsi è più volte intervenuto  sul dramma della “terra dei fuochi”, impegnando la diocesi su questo tema per l’Anno della Fede,  con iniziative concrete di impegno e sensibilizzazione.

 

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