Una nuova collaborazione per don Nello

copertina_lacitta_salerno_w510Con oggi, domenica 24 maggio, inzia la collaborazione fra il nostro direttore Don Nello Senatore e il quotidiano "La città di Salerno".

"Il mio dovere, così come per ogni sacerdote, è di far conoscere a tutti la Parola di Dio – ha sottolineato don Nello -, anche attraverso un quotidiano. Essere ospite di un prestigioso giornale quale è "La città" è un privilegio, che spero di "sfruttare" al meglio per far passare, ancor più, il messaggio di Cristo".

Dopo gli impegni diocesani quale direttore dell’Ufficio per le Comunicazioni Sociali, l’appuntamento sulle frequenze di "Radio Alfa" con il programma "Schegge di Vangelo", un nuovo impegno per il nostro infaticabile don Nello.

Auguri, don Nello, da parte di tutti noi delle Redazioni parrocchiali e da parte di tutta la comunità, fieri, sempre più, del tuo operato!

Di seguito riproponiamo il pezzo pubblicato oggi.

“Nuove tecnologie, nuove relazioni. Promuovere una cultura di rispetto, di dialogo, di amicizia”, questo è il titolo del messaggio del Santo Padre Benedetto XVI per la XLIII Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che viene, oggi, celebrata in tutte le chiese del mondo. Il messaggio, già nel titolo, presenta, rivolgendosi alla generazione digitale, due realtà significative. La prima, contemplata in quell’aggettivo “nuove”. Essere aperti al nuovo diventa necessario, bollare inesorabilmente le ultime tecnologie significa blindarsi e questo atteggiamento conduce all’appiattimento.
Un pittore francese del secolo scorso, Pierre Bonnard, era così certo dell’uomo in fieri, chiamato ad accogliere il novum e a non fermarsi mai, da considerare la sua vita e le sue opere dovevano essere continuamente modificate, proprio nella prospettiva del divenire, che deve animare la vita. Pierre Bonnard era conosciuto come il terrore dei guardiani dei musei, perché egli, essendo noto già in vita, quando si recava nelle pinacoteche, ove erano esposti i suoi dipinti, nascondeva sotto il suo soprabito tavolozza e pennelli e andava a rinnovare la tela. Il Papa, consapevole di questa verità e della bontà del progresso tecnologico, invita a rimodulare la vita sul “nuovo”. La seconda riflessione, che sgorga dal messaggio del Papa, si presenta come un invito: “Desidero incoraggiare tutte le persone di buona volontà, attive nel mondo emergente della comunicazione digitale, perché si impegnino nel promuovere una cultura del rispetto, del dialogo, dell’amicizia”. Il “nuovo” non cancella quel patrimonio di valori antico e sempre nuovo, infatti -continua Benedetto XVI- “se le nuove tecnologie devono servire al bene dei singoli e della società, quanti ne usano devono evitare la condivisione di parole e immagini degradanti per l’essere umano, ed escludere quindi ciò che alimenta l’odio e l’intolleranza, svilisce la bellezza e l’intimità della sessualità umana, sfrutta i deboli e gli indifesi”.
Il mondo del web è certamente una risorsa per l’umanità, anche se presenta rischi.
Soprattutto, il rischio fondamentale è di perdere il calore del dialogo e dell’incontro interpersonale.
La tentazione è di ridurre l’uomo ad essere molto più semplificato nelle sue relazioni e di avere esperienze solo di tipo superficiale.
Qualche anno fa proprio su “eBay” ci fu un annuncio che fece molto scalpore: uno studente, un moderno Faust, aveva messo in vendita l’anima, chiedendo quindi a un Mefistofele di turno di acquistarla. A questa degenerazione Ratzinger oppone un segmento interessante della “rete”: la promozione di valori. “In questo contesto vedere l’emergere di nuove reti digitali che cercano di promuovere la solidarietà umana, la pace e la giustizia, i diritti umani e il rispetto per la vita e il bene della creazione”.
È importante, a questo punto, ricordare una passaggio del grande pensatore francese Blaise Pascal, il quale dichiarò che l’uomo supera infinitamente l’uomo. Questo ci conforta e ci fa sperare perché l’uomo, come dimostra la storia, nonostante sia ridotto a oggetto o sia schiavo di tirannie, alla fine riemerge nella sua possanza e sa innamorarsi della bellezza dell’esile fiore del campo, continua la sua ricerca per scoprire il mistero dell’universo, rincorre la felicità dello spirito, desidera incontrare l’Infinito.

Nello Senatore

 

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